Roma, 4 ottobre – Via i riferimenti alle operazioni condotte dalle Ong: è questa, come anticipato nelle scorse ore, la soluzione accettata dalla Germania che ha permesso di raggiungere l’accordo sul regolamento per la gestione delle crisi del Patto dell’Unione europea su migrazione e asilo, in vista della Riunione informale dei capi di Stato o di governo prevista per domani e venerdì a Granada, in Spagna.
La Germania cede sulle ONG
“L’emendamento della Germania rappresentava un passo indietro, è stato ritirato: è passata la posizione italiana” sottolinea Palazzo Chigi dopo l’accordo tra i 27 sul testo chiave. Le stesse fonti spiegano che l’intesa è arrivata dopo trattative ad alto livello e a livello diplomatico: “Non era una partita fra Italia e Germania ma interessava tutti i Paesi”, spiegano ancora le stesse fonti, esprimendo “la grande soddisfazione dell’Italia per l’intesa. L’emendamento è stato ritirato: i fatti contano più delle parole”. “Devo dire che non mi sento isolata io, mi sembra che sia molto più isolata la sinistra europea che continua a ritenere di poter affrontare questa materia in modo ideologico, facendo di fatto un lavoro che non aiuta nessuno” ha commentato il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni.
L’accordo europeo
Lo stralcio del punto sulle Ong viene incontro alle richieste dell’Italia, contraria all’esclusione delle attività delle organizzazioni non governative da contesti che rientrerebbero nell’uso strumentale della migrazione da parte dei paesi terzi, tra le fattispecie che innescano il regolamento sulle crisi. Intanto continuano gli sbarchi sulle coste italiane. E sale il numero degli ospiti all’interno dell’hotspot di Lampedusa: attualmente sono circa 500 persone. Ieri gli sbarchi totali sono stati almeno 9. Oggi, dalla struttura gestita dalla Croce Rossa Italiana, sono previsti trasferimenti. Nella notte, sull’isola, sono arrivate 4 diverse imbarcazioni, intercettate al largo delle coste di Lampedusa dalla Guardia di finanza e dei carabinieri. In totale sono arrivati 254 migranti.
Sergio Filacchioni