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Il Piano Mattei diventa un decreto (per ora, ancora fumoso)

by Aurelio Del Monte
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Piano Mattei decreto

Roma, 1 nov – Per il Piano Mattei venerdì è in arrivo un decreto che ne renda la “cornice” per l’attuazione, come riporta anche l’Ansa, parlando del prossimo Consiglio dei ministri.

Piano Mattei, il decreto

Il testo comparirà nell’ordine del giorno del Cdm insieme alla riforma del premierato la “razionalizzazione del rapporto di fiducia”. Il Giornale, nel frattempo, si esalta: “L’Italia torna centrale nei rapporti con l’Africa”. Ma di cosa si tratta? Si legge di “disposizioni urgenti per il Piano Mattei per lo sviluppo in stati del continente africano”, per l’inizio del 2024, in cui saranno
coinvolti tutti i ministeri, “la conferenza delle regioni e delle province autonome, le varie organizzazioni per lo sviluppo, i rappresentati di imprese a partecipazione pubblica, dell’Università, della ricerca, del terzo settore e di esperti di materie che verranno trattate”. Sostanzialmente un punto di ritrovo in cui verranno aggiornati i risultati del Piano, quello che il premier Giorgia Meloni aveva definito come “un modello di sviluppo non predatorio con le nazioni africane”, in cui dovrebbe essere presente anche un approccio di tipo diplomatico e negoziale sulla questione dell’immigrazione di massa. La conferenza Italia-Africa, prevista per novembre, slitta all’anno prossimo, e dovrebbe – in teoria – avviare azioni più concrete al riguardo.

Non è esattamente così semplice

Il Giornale la fa piuttosto semplice, visto che tira dritto al presente di un obiettivo – questo sì, dichiarato – dal governo in modo piuttosto stringente. “L’Italia torna centrale nei rapporti con l’Africa” è una frase che vuol dire poco o nulla. Innanzitutto perché volente o nolente l’Italia stessa non può annullare la sua posizione geografica, il che già da sé rende impossibile “non esistere proprio”, pur al minimo delle potenzialità, nel raffronto con il continente dirimpettaio. E poi perché di definito non c’è ancora niente. Ci sono dichiarazioni di massima, c’è una data in cui questo processo – sempre molto vago – dovrebbe iniziare, questo sì. Ma ci sono anche difficoltà enormi che non si possono ignorare. Lo stesso conflitto attuale tra Israele e Palestina, di fatto, ostacola un approccio diplomatico eventualmente proficuo con i Paei arabi. Noi, che abbiamo a cuore solo gli interessi dell’Italia, ci auguriamo di vedere finalmente degli sviluppi di livello alto. Ce lo siamo sempre augurati, fin dai primi annunci. Sperare, come si suol dire, non costa nulla.

Aurelio Del Monte

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