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Dagli stivali ai brogli delle coop, il “progetto Soumahoro” è fallito in tempi record

by Stelio Fergola
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progetto soumahoro

Roma, 24 nov – Il “progetto Soumahoro” è stato un flop di proporzioni gigantesche. Ora possiamo dirlo con un sufficiente grado di certezza. Il deputato con gli Stivali, in appena un mesetto, è già sotto torchio ed è vicino all’abbandono da parte dei suoi stessi compagni di partito.

“Progetto Soumahoro”: nato male, finito peggio

Aboubakar Soumahoro è l’idolo di tutti noi, sia ben chiaro. Impossibile non provare empatia per un personaggio così divertente, nel suo squallore generale. Un uomo i cui stivali sono leggenda. Anzi, i cui presunti stivali (vista la proprietà rivendicata da un ex socio, tanto per cambiare inviperito con il deputato di Alleanza Verdi e Sinistra) sono nell’immaginario collettivo come una delle cose più ridicole mai esibite nella storia della politica italiana, se non la più ridicola in assoluto.

Ma si è partiti dagli stivali, che per quanto oggetto di sacrosante prese in giro, sono comunque innocui, per arrivare a frodi, evasioni fiscali, sfruttamento del lavoro minorile, fatture false e non versate. Per culminare nello “splendido” pianto del video pubblicato su Facebook dal sedicente difensore dei diritti dei lavoratori, ovviamente meglio se “migranti”. Ogni giorno esce una nuova, succosa novità su Soumahoro e la sua attività “benefica”. Le ultime le abbiamo pubblicate proprio stamattina: la Lega Braccianti che lo accusa di aver fatto sparire 200mila dei 250mila euro raccolti durante la pandemia, ma anche il fatto che il nostro eroe avesse fatto trasparire qualcosa delle sue “umane” attività già diversi anni fa.

Il tutto con moglie e suocera uniche padrone, lui non avrebbe saputo mai nulla, e vabbè. Intanto perfino il suo partito dichiara di volerci vedere chiaro, dal momento che nella serata di ieri, come riporta l’Agi, convoca una riunione per decidere sulla questione. C’è chi parla addirittura di espulsione. Alla fine della fiera, il progetto Soumahoro si sta definendo in un modo molto preciso: una specie di Tony Iwobi che non ce l’ha fatta. Perché a prescindere dal fatto che senatore leghista non sia stato ricandidato durante le ultime elezioni, l’immagine del primo parlamentare di colore (ma nelle file della destra) non deve essere andata molto giù alle intelligentissime anime belle. Che hanno ovviamente cercato di “recuperare” nel peggiore dei modi.

Uno scenario imbarazzante

Qualcuno sostiene che sia tutto troppo strano. Insomma, com’è possibile che media, stampa e magistratura, solitamente “ben indirizzate” nelle vie ideologiche, siano così deboli nell’abbandonare una pedina importante della loro solita, triste strategia culturale e politica? Il dubbio è lecito, visto che un “progetto quasi gemello” come quello di Mimmo Lucano, impiegò molto di più per essere scoperchiato, prima che il “santo sindaco” di Riace venisse giudicato dai tribunali colpevole addirittura di truffa sui fondi della cosiddetta “accoglienza”, oltre che di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.

Non abbiamo il potere di leggere nel pensiero ed è ancora presto per poter avanzare delle concrete teorie in materia. Ciò che è certo è che il “progetto Soumahoro” sia fallito miseramente. Probabilmente perché sviluppatosi in modo troppo esplicito e poco credibile. Qualcosa di cui si potrebbero essere resi conto i suoi stessi promotori, chissà.

Stelio Fergola

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5 comments

Angelo gennari 24 Novembre 2022 - 1:17

Questo dovrebbe servire da monito ai paladini di ” aiutiamoli a casa loro ” ….questo e’ quanto questa gente mediamente fa quando agisce in autonomia …..anzi a casa loro farebbero ben di peggio

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brutta ciao 24 Novembre 2022 - 2:34

Comunque una cosa ce l’ ha ricordata, le scarpe sono come le auto, quando conduci quelle altrui e arriva l’ incidente sono comunque c…i acidi ! Storie senza tempo.

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jenablindata 25 Novembre 2022 - 3:46

“Questo dovrebbe servire da monito ai paladini di ” aiutiamoli a casa loro ” ….questo e’ quanto questa gente mediamente fa quando agisce in autonomia …..anzi a casa loro farebbero ben di peggio”

altro OTTIMO motivo per NON aiutarli.
ci sono fior di italiani in difficoltà e non si vede perchè dobbiamo aiuto
a gente che italiana non è:
ci pensino i paesi di provenienza,ai propri cittadini.

ma se proprio vogliamo buttare soldi dandoli a gente che non se li è guadagnati,
allora aiutiamoli a casa loro:
così quando fanno danni,li fanno fuori dal nostro paese.

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Louis Vermont 25 Novembre 2022 - 10:41

Evidentemente erano consci ben da prima della natura truffaldina del personaggio, ma hanno soprasseduto per poter esibire il pupazzetto di colore davanti all’Italia perbenista e “progressista”, salvo poi – scoppiato il bubbone – fare una patetica retromarcia.
Certo, è imbarazzante per alcuni sapere come il Souhamoro e le sue care congiunte trattavano i “poveri fratelli neri” a suon di frustate, violenze e soprusi e abbandoni in ambienti fatiscenti, in condizioni peggio dei cani.
Fa da contralatre all’immagine della “povera” lady Souhamoro che chiedeva redditi INPS mentre sfoggiava abiti e gioielli di lusso….
Ma devo dire che ciò non mi stupisce affatto, avendo studiato la storia dell’Africa e la doppiezza umana dei suoi popoli. Interi regni tribali hanno prosperato e VIVEVANO sulla schiavitù, e perfino nelle Americhe taluni negri diventavano complici dei loro padroni bianchi, spesso infliggendo vessazioni ancora peggiori.
Sono storie scomode che smontano la narrazione del “povero negro” soprattutto a un uditorio bianco inginocchiato e autoflagellato.
Inginocchiamenti che evidentemente rendono ciechi di fronte allo squallore di certi personaggi. E di certi popoli.
P.S.: Abu, perlomeno restituisci i stivali….

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Louis Vermont 25 Novembre 2022 - 10:42

Fa impressione lo scaricamento repentino da parte del suo partito e dei media amici, visto che in altri contesti lo avrebbero elevato a martire perseguitato del “nuovo fascismo imperante”.
Evidentemente erano consci ben da prima della natura truffaldina del personaggio, ma hanno soprasseduto per poter esibire il pupazzetto di colore davanti all’Italia perbenista e “progressista”, salvo poi – scoppiato il bubbone – fare una patetica retromarcia.
Certo, è imbarazzante per alcuni sapere come il Souhamoro e le sue care congiunte trattavano i “poveri fratelli neri” a suon di frustate, violenze e soprusi e abbandoni in ambienti fatiscenti, in condizioni peggio dei cani.
Fa da contralatre all’immagine della “povera” lady Souhamoro che chiedeva redditi INPS mentre sfoggiava abiti e gioielli di lusso….
Ma devo dire che ciò non mi stupisce affatto, avendo studiato la storia dell’Africa e la doppiezza umana dei suoi popoli. Interi regni tribali hanno prosperato e VIVEVANO sulla schiavitù, e perfino nelle Americhe taluni negri diventavano complici dei loro padroni bianchi, spesso infliggendo vessazioni ancora peggiori.
Sono storie scomode che smontano la narrazione del “povero negro” soprattutto a un uditorio bianco inginocchiato e autoflagellato.
Inginocchiamenti che evidentemente rendono ciechi di fronte allo squallore di certi personaggi. E di certi popoli.
P.S.: Abu, perlomeno restituisci gli stivali….

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