Roma 22 lug – Il Covid potrebbe venire diagnosticato presto con i tamponi cutanei, nella modalità rapida, come riportato sull’Agi.
Covid e tamponi cutanei
Il Covid va verso i tamponi cutanei, sperimentati negli ultimi tempi. Tamponi “sorprendentemente efficaci”, si dice, nell’identificare la positività al virus. L’analisi è quella della squadra di ricerca dell’Università del Surrey, in Gran Bretagna. Il risultato andrà confermato da ulteriori studi. Ma se si dovessero ottenere altre conferme, offrirebbe una possibilità di test non invasivi. I ricercatori hanno utilizzato una sostanza cerosa, prodotta dalle cellule sebacee del Covid, per un campione di 83 pazienti poi risultati positivi. Il team ha raccolto anche altri campioni, come sangue e saliva. La ricerca è stata pubblicata sulla rivista specializzata Scientific Reports.
Gli autori della ricerca: “La malattia altera l’equilibrio naturale”
Matt Spick, ricercatore presso l’Università del Surrey, ha così commentato: “La nostra ricerca suggerisce che il sebo della pelle risponde ai cambiamenti del sistema immunitario nei pazienti con Covid-19. In effetti, crediamo che la malattia possa alterare l’ equilibrio naturale attraverso l’intera gamma di sistemi biologici, la pelle, la salute dell’apparato digerente e altri”. La questione, invero, pare piuttosto inquietante. Le molteplici possibilità di diagnosi del coronavirus sembrano quasi preludere a un futuro fatto di ulteriori controlli e – quindi – di peggioramenti in termini di vita quotidiana. Insomma, il supplizio, in un modo o nell’altro, prosegue.
Alberto Celletti
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