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Coronavirus, spesa sanitaria tagliata di 25 miliardi: ecco i risultati

by La Redazione
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Roma, 22 mar – Fa veramente specie ascoltare i nostri politici balbettare frasi insensate: ancora non riescono a trovare le parole per assumersi le loro responsabilità di fronte al popolo italiano. Negli ultimi dieci anni sono stati tagliati 70mila posti letto e gli ospedali hanno perso 175 unità, ciò vuol dire che ogni regione ha perso più o meno una decina di ospedali sul territorio, inutile sottolineare le pesanti ricadute sui cittadini. Si è proceduto all’accorpamento delle Asl che, da 642 negli anni ’80, sono scese a 101 nel 2017.

Spesa sanitaria tagliata per circa 25 miliardi

Giova fare alcune riflessioni. La politica vergognosa dei tagli ha portato alla contrazione della spesa sanitaria pubblica di circa 25 miliardi di euro, fatto che ha imposto il blocco delle assunzioni del personale medico e paramedico, blocco contrattuale, blocco dei riposi e blocco delle ferie. Giova ricordare, per completezza, la mozione approvata dal consiglio nazionale degli ordini dei medici-chirurghi e odontoiatri del 13 gennaio 2018, autentico bollettino di guerra sullo stato della nostra salute pubblica: “..Per le insensate politiche di de-finanziamento, la sanità pubblica, contro la nostra volontà, non garantisce correttezza e adeguatezza delle cure, poiché oggi si considera appropriato solo ciò che è compatibile con le risorse disponibili e non ciò che è adeguato alle necessità delle cure. L’obiettivo politico dei governi, delle regioni, delle aziende è ridurre progressivamente, nel tempo, i costi di farmaci, esami clinici e diagnostici, presidi, trattamenti, tagliando così, d’imperio, i bisogni reali delle persone ma soprattutto il loro diritto alla salute e alterando il ruolo del medico…”.

Il Ssn sta cedendo e ancora non sappiamo cosa succederà al Centro-Sud

Questo pubblico documento non ha per niente allarmato la classe politica, anzi il suo agire è andato nella direzione della progressiva della destrutturazione del Sistema sanitario nazionale. E che dire dei Dipartimenti di Igiene e Prevenzione Pubblica, letteralmente depotenziati e decimati, quasi che ci si considerava immuni da qualsiasi pericolo o epidemia in arrivo. E’ bastato un virus, un microrganismo invisibile a mettere in ginocchio il nostro mondo dorato e fasullo. Gli ultimi dati forniti dalla Protezione civile sono impietosi e registrano, purtroppo, che i contagi aumentano, come pure i morti, a fronte di una percentuale modesta di guariti. La Lombardia è al collasso, la verità è che il Sistema sanitario nazionale sta cedendo e ancora non sappiamo cosa succederà al Centro-Sud. E’ una classe politica impresentabile che, per anni, ha distrutto la scuola, la sanità, la giustizia e ogni criterio meritocratico. Oggi, che la paura si è impadronita della loro ignoranza e non sanno come governare l’emergenza, invocano “competenze” e ringraziano scienziati, virologi, personale sanitario e inviano in Lombardia materiale protettivo scadente.

Maria Teresa Baione (Medico Pediatra)

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jenablindata 22 Marzo 2020 - 5:37

la vendetta è un piatto che si gusta freddo,si sa:
ora siamo tutti tappati in casa…
abbiamo tutto il tempo di pensare e
di infuriarci.
non si illudano….
questa volta non la fanno franca.

appena passata questa crisi,cambieranno molte cose,in questo paese.
democraticamente,o a scarpate e testate:
ma cambieranno.
e poi parleremo delle responsabilità che un politico deve avere,eh?
in sede civile e penale,come vogliono fare con salvini.

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