Roma, 9 mar – “Ora in tanti mi danno ragione. Fra una settimana non parleremo più di coronavirus, ne farò un ciondolo”. Era il 26 febbraio quando Maria Rita Gismondo, direttrice del Laboratorio di microbiologia clinica, virologia e diagnostica delle bioemergenze dell’ospedale Sacco di Milano, faceva la sua profezia destinata ad essere ricordata allo stesso modo di quelle di Piero Fassino. Sarebbe quasi da chiederle a che punto è oggi il ciondolo. La Gismondo, ricordiamolo, fu il primo alfiere della normalizzazione della situazione, del “tranquilli è tutto a posto” e del “il coronavirus è una semplice influenza”. Divenne “famosa” nei media e nei social quando il 23 febbraio scrisse il noto post in cui diceva “È una follia questa emergenza. Si è scambiata un’infezione appena più seria di un’influenza per una pandemia letale” chiedendo di abbassare i toni ed entrando in contrasto con il virologo Roberto Burioni che invece invocava misure di sicurezza e prevenzione per cercare di fermare il diffondersi del virus alla radice con metodi anche drastici.
E’ come una normale influenza
Sempre quel giorno la Gismondo riportava il dato – riportato e non verificato da Open, fact checking failed – secondo cui nello stesso periodo la normale influenza stagionale aveva fatto 217 decessi al giorno, contro le dieci del Covid-19. Riportando un dato del tutto fuori dalla realtà, visto che i 217 decessi giornalieri non era un dato che si riferiva ai decessi per influenza ma alla mortalità generale nell’ottava settimana del 2020 . Anche di fronte alla crescita esponenziale di contagi e decessi nell’ultima settimana di febbraio la Gismondo mantenne il punto, arrivando addirittura a dire che il virus aveva una mortalità solamente dello 0,1% (all’epoca come ora i dati parlavano di oltre il 3%) e che i decessi registrati per coronavirus non erano affatto per coronavirus perché “sarebbero morti comunque”. Il tutto facendosi sempre forza sui “dati ufficiali” e sui “numeri” che, però, anche allora dicevano tutt’altro.
Sempre in quell’intervista aveva anche negato che una cifra di pazienti tra il 10% e il 20% finiva in rianimazione. Era il 28 febbraio ma la Gismondo già metteva le mani avanti sostenendo che “i virus cambiano” e che “se mi doveste intervistare fra tre giorni potreste dire che il virus non esiste più così come il virus si diffonde di più”. Due giorni dopo tornava alla carica sul confronto con l’influenza classica, parlando di “ben 300 morti in quattro settimane con cinque milioni di contagi”, numeri che oggi di fronte a quelli del Covid-19 dopo appena due settimane e mezzo dall’inizio del contagio fanno sorridere. Ma già iniziava a parlare di emergenza per la presenza di molti casi critici in pochissimi giorni che avrebbero potuto mettere a rischio l’organizzazione sanitaria.
La Gismondo e il parziale dietrofront
Una volta esplosa l’emergenza e una volta rivelatasi in tutta la sua evidenza la reale pericolosità del virus, ovviamente le è stato chiesto se davvero considerasse ancora il Covid-19 alla stregua di un’influenza normale. “Queste dichiarazioni le ho fatte sempre tenendo in primo piano i numeri, è poco più di un’influenza per quanto riguarda i contagi e la percentuale di morti” ha detto il 4 marzo. Una mortalità tre volte superiore e una contagiosità due volte superiore sarebbero dunque “poco più”. Ma stavolta lanciava seriamente l’allarme sull’organizzazione sanitaria perché il 10% dei contagiati ha bisogno di terapia intensiva (dato negato o comunque ridimensionato il 28 febbraio, appena sei giorni prima). Cosa che, per la cronaca, con un’influenza normale non accade. Dopo essersi giustificata per aver parlato “numeri alla mano” ma che i numeri cambiano, ha poi affermato che i numeri vanno visti in un lungo arco temporale e non di giorno in giorno.
Intervento tardivo anche per colpa della Gismondo
Resta la domanda: perché allora ha parlato nei primi giorni quando i numeri erano ovviamente ancora pochi? E perché ne ha approfittato per far girare la convinzione sia nei media che nelle istituzioni che non ci sarebbe stata nessuna emergenza, che non bisognava prendere provvedimenti e che l’epidemia si sarebbe risolta in pochissimi giorni, diventando uno dei megafoni che poi ha avallato la politica governativa dell’intervento tardivo? E poi da un virologo direttore di uno dei più famosi ospedali italiani ci aspetteremmo qualcosa di più di una fredda analisi dei numeri per cui basterebbe anche uno statistico. In questa sede non mettiamo assolutamente in discussione le capacità della Gismondo, non ne abbiamo minimamente la competenza e siamo anzi sicuri che la direttrice del Sacco, se ricopre quel ruolo, sia tra le persone più competenti, però è indubbio che in tutta la situazione un virologo come Burioni abbia avuto uno sguardo più profondo e fatto una analisi più lucida e che se si fosse dato più retta a lui che non alla Gismondo ora probabilmente non saremmo in questa situazione.
Burioni costretto alle scuse
E questo porta a un altro fatto di una gravità assoluta. Infatti fa pensare il fatto che politici e media all’indomani della querelle tra i due abbiano di fatto costretto Burioni a scusarsi con la collega per averla chiamata in modo irrispettoso come “la signora del Sacco”. Quindi di fronte a una possibile pandemia si è preferito porre l’attenzione sul politically correct e sulla guerra di parole giuste e si è voluto dare ragione alla dottoressa solo perché in quel momento era diventata l’emblema della donna vittima del maschio bullo. Poco importa che avesse ragione il dottore e non la dottoressa. E la Gismondo ha anche cavalcato l’onda buonista – nonostante la sua poca attenzione per le persone che “tanto sarebbero morte lo stesso”… – dichiarando in un’altra occasione: “In un mondo che vuole innalzare muri, la natura ci ha dimostrato che i confini non esistono”.
L’odio della Gismondo per i “confini”
Dichiarazione gratuita, politicizzata e soprattutto pericolosissima che cozza con i numeri perché il virus ha dimostrato che il paese che meno controlla i suoi confini è il primo paese per morti e contagi dopo la Cina e il primo per tasso di percentuale tra contagiati e popolazione, mentre una nazione vicinissima alla Cina come il Giappone, che oltre ad avere confini naturali è anche molto attento a chi entra e che tra l’altro ha da subito preso provvedimenti senza mettersi a fare le pulci alle parole, ha un tasso di contagi tra la popolazione tra i più bassi del mondo. Forse proprio i confini sarebbero potuti dunque servire a contenere l’epidemia, ergo la sua dichiarazione oltre ad essere chiaramente politicizzata risulta anche di una gravità assoluta.
Ma quello che forse dà ancora più fastidio è che dopo aver cercato di negare l’emergenza, dopo aver lanciato appelli alla normalizzazione e dopo aver di fatto contribuito a creare una cappa di ridicolizzazione della paura per il virus e anzi di quasi menefreghismo verso il contagio, la dottoressa Gismondo ci fa ora la morale dichiarando che è “triste vedere giovani senza responsabilità sociale” perché vanno tranquillamente in giro invece di rimanere a casa come richiesto dal governo. Ovvero per lei è triste vedere giovani che fanno esattamente quello che neanche venti giorni fa lei stessa voleva che facessero, senza preoccuparsi di una “emergenza che non esiste”. Sarebbe meglio, forse, se la Gismondo facesse meno apparizioni in tv soprattutto dopo aver preso una cantonata clamorosa sulla gravità del virus. Anche perché, se non abbiamo la competenza per giudicare il suo lavoro da virologa, sicuramente abbiamo la sicurezza che come potenziale politico o personaggio immagine sarebbe un disastro completo.
Carlomanno Adinolfi
57 comments
..non sono in sintonia con voi..Una nazione in ginocchio..Francia, Germania “minimizzano’ e continuano a marciare…Nel nostro piccolo, noi,, si continua la vita malgrado le limitazooni imposte dai buffoni governativi… Spesa, colazone/ caffe emporio- bar ecc ecc..la sera taglio la legna , la carico e trasporto, che ci sia pioggia o neve per riscaldare casa… Una domanda viene in questo momento di difficoltà.. : se un popolo fa perire la propia patria per il timore di morire/ammalarsi con una probabilità da 1 a 10, cosa accadrebbe se dovesse difendere, la stessa patria, con le armi, con una probabilità di morte da 1a 2.?
…Povera patria…
Vabbeh un altra accoglitriceper hobby che se la fa con quei criminali del cicappe! Stop Inusrgency!
Bene, articolo da tirar fuori di nuovo quando questa emergenza sarà superata in modo che almeno cada una testa che si è rivelata inadatta al ruolo ricoperto.
Non capisco proprio l’attacco “virale” alla dottoressa Gismondo che, in base alla correttezza statistica, ha ragione e ne avrà ancor più quando l’isteria si sarà placata. Se non abbiamo la totalità dei casi, se non la conosciamo, perché non abbiamo un numero sufficientemente alto di verifiche (tamponi o altro), come si fa a dare delle percentuali. Se non c’è il 100, come posso calcolarne le frazioni? Con l’influenza e dati governativi e internazionali, abbiamo dati interpretabili e ricchi, qui no, ora no.
Continuate a magnificare e osannare Burioni, prezzemolo virale, ma lo sapete che nessuna Università a cui ha fatto richiesta gli ha concesso una cattedra per la pochezza della sua storia proefssionale?? Andate a controllare, prima di incensare personaggi a dir poco sopravvalutati.
Invocate il tempo, sono d’accordo con voi, il Tempo è Galantuomo e vedremo, nel post isteria come saranno i numeri.
Non discuto della gravità dell’infezione ma discuto dell’alterata percezione della sua diffusione. Provate a pensare se usassimo lo stesso metro comunicativo per l’influenza stagionale (nel 2017 furono quasi 9 milioni di italiani a letto, con 80.000 decessi collegati) e comunicassimo contagi, ricoveri e decessi ogni minuto, altro che COVID-19.
Scusi, mi può dire chi è lei? In ogni caso “gli attacchi” non sono attacchi: è stato semplicemente evidenziata qual è stata la sua azione.
Beppe, a meno che non sei la dottoressa in incognito, ma anche se lo fosti: MA NON TI VERGOGNI NEMMENO UN PO’? Dopo 80 medici e 30 infermieri morti, almeno MUTA la gente come te dovrebbe stare. Dopo 15.000 morti, altro che cazzate. Senti adesso se la Gismondo la pensa ancora come allora: anzi, ha cambiato idea come se fosse naturale capovolgere le proprie affermazioni. Una cosa che normalmente dovrebbe dimetterla all’istante, invece c’é pure gente come te che la difende. Incredibile.
Non sono d’accordo. La Gismondo ha fatto da subito delle considerazioni logicamente corrette. Se tu fai 10000 tamponi e gli altri ne fanno 1000 è chiaro che avrai un numero di positivi maggiore. La mortalità dell’influenza poi è calcolata su base empirica non scientifica/statistica. Si calcola che…in Italia si ammalino ogni anno circa 5 milioni di persone, basandoci su questo dato e conoscendo il numero di decessi legati al fenomeno se ne traccia una percentuale (empirica anche questa). Mentre per il coronavirus vengono calcolati solo i casi accertati…e si escludono tutti gli asintomatici (magari centinaia di migliaia) che potrebbero essere in giro, ovvio che la percentuale dei decessi sale, ma non per questioni mediche, ma per semplice metodo. Tutta Europa si sta comportando come la Gismondo, tutta Europa seppur alle prese con problemi economici rimane a galla, solo nella Italietta de noantri si è scatenato il panico che ha portato al disastro economico che abbiamo di fronte con migliaia di licenziati, cassaintegrati, fallimenti di aziende etc..
Ragionateci.
io invece ho dei seri dubbi sulla preparazione scientifica della Dott.ssa del Sacco.
Visto i danni che le sue esternazioni hanno fatto alla collettività ci sono a mio avviso i presupposti per contestarle il danno erariale
Ma non è la direttrice del Sacco! Ma cosa scrivete?
Ma quanto siete ignoranti? I dati sulla mortalità per epidemia influenzale in Italia e nel mondo sono pubblicati da Organizzazione Mondiale della Sanità e Istituto Superiore di Sanità (portale Influnet) e sono esattamente quelli riportati dalla dott.ssa Gismondo. Capre!
Ma l’articolo di open ha tolto la frase che dice “fra una settimana non parleremo più di coronavirus?”
https://www.google.com/amp/s/www.open.online/2020/02/26/la-dottoressa-del-sacco-ora-in-tanti-mi-danno-ragione-fra-una-settimana-non-parleremo-piu-di-coronavirus-ne-faro-un-ciondolo/amp/
La dottoressa è una analista e non virologa sul campo Poi è donna e crede di sapere più degli altri come tutte le donne e spesso barano come le tre dello spallanzani che dicevano di essere le prime Erano invece le ultime. Non sanno neppure leggere
A La 7 puntata del giorno 10 marzo, conduttore Floris, dibattito sull’epidemia. Domanda a Prodi (che non mi suscita particolari simpatie) il quale per evidenziare l’ eccezionalità della situazione che stiamo vivendo all’indomani della misura ” Tutti a casa”, riporta come per la prima volta in 80 anni non abbia potuto partecipare alla messa domenicale. Inquadrata casualmente la virologa Gismondo fa una smorfia e dal labiale si evince qualcosa come ” ma per carità ”. Ecco questa virologa, che fin da subito ha diffuso fra l’ opinione pubblica l’ idea che si trattasse di para influenza di cui non ci si doveva più di tanto preoccupare usando molta superficialità e poco senso di responsabilità, non mi meraviglia anzi lo trovo molto in linea che abbia dato simile dimostrazione di sé. Complimenti, io penso che per curare occorra anche molta sintonia col cielo, altrimenti le conoscenze scientifiche si rivelano vuote. Indignato.
che danno avrebbe creato? non spetta a lei fare blocchi o non farli, per contro c’era Burioni in ogni trasmissione, “potevano” ascoltare lui, no?
di fatto l’epidemia è solo agli inizi, non si sa quanti siano i contagiati, per cui una statistica è ancora lungi da poter essere fatta.
poi, solo per precisare:
– non è la direttrice del Sacco;
– il virus non si chiama Covid-19, si chiama sars-cov-2. Covid-19 è la malattia causata da Sars-cov-2.
In effetti potevano anche chiedere a Zingaretti mentre era all’happy hour sui Navigli
Io è da 10 giorni che mi chiedo come mai continuano ad invitarla negli studi televisivi e ad intervistarla, quando bastava vedere cosa accadeva in Cina per capire che non era ” un po’ più di un’influenza”. Sarà brava nel dirigere un laboratorio ma è di una stoltezza incredibile su tutto il resto. Ha solo ragione sul fatto che probabilmente il virus girava già prima in Italia. Lavoro in ospedale e fa incazzare vedere gente che dopo tutti gli appelli fatti, fino a sabato continuava beatamente aggregarsi come sardine, nei locali, stazioni sciistiche, ecc. e quando parlavi con le persone tante rispondevano è solo poco più di un’influenza oppure si ammalano solo gli anziani… Siamo solo agli inizi, gli effetti dei nuovi provvedimenti li vedremo forse tra una quindicina giorni. Se avessero dato retta al dottor Burioni il contagio si sarebbe potuto contenere o almeno rallentare considerevolmente!!
Si dimette. BASTA!!! Pericolosa .. pure sotto sembra che c’è qualcosa??? !!!
La dottoressa Gismondo, che prima pubblicava tutti i giorni, incoraggiando di star tranquilli, ora ha bloccato il suo profilo fb…
Carlo
>>>
. Tutta Europa si sta comportando come la Gismondo, tutta Europa seppur alle prese con problemi economici rimane a galla, solo nella Italietta de noantri si è scatenato il panico che ha portato al disastro economico che abbiamo di fronte con migliaia di licenziati, cassaintegrati, fallimenti di aziende etc..
Ragionateci.
>>>
No, “caro” esterofilo disfattista, “tutta Europa” non si sta affatto comportando come la “scienziatessa in questione, proprio per niente.
E riguardo al rimanere a galla o meno, vedremo nei prossimi giorni e nelle prossime settimane quanto resteranno a galla Spagna, Francia, Germania e tutta la compagnia cantante…
Tempo al tempo, caro prototipo dell’italiano medio disfattista e autorazzista, nonché convinto che l’erba del vicino sia sempre più verde.
A proposito della Spagna…
https://www.agi.it/estero/news/2020-03-11/coronavirus-spagna-contagi-morti-situazione-7447143/
DIRETTORE/RESPONSABILE MICROBIOLOGIA CLINICA, VIROLOGIA E DIAGNOSTICA BIOEMERGENZE
OSPEDALE: Ospedale Luigi Sacco – Polo Universitario
È vero non è la direttrice del Sacco ruolo che poteva limitare il pensiero sulle sue parole a “se stava un po’più accorta,forse era meglio”!È invece colei che dirige Microbiologia clinica virologia e diagnostica per le bioemergenze alll’ospedale Sacco.Ruolo che a differenza del primo assolutamente non giustifica in nessun modo ciò che ha detto per non parlare dell’atteggiamento e la superficialità professionale dimostrata.intanto non aveva ragione ,partiamo dai fatti.È come se si chiedesse ad un collaudatore di autovetture se avere i pneumatici sgonfi può essere pericoloso,e lui rispondesse di no perché basta andare piano ed evitare di circolare sul bagnato !Vero!Ma se ti risponde il direttore dell’officina ,ma se lo dicesse il direttore del reparto gomme io lo licenzierei subito!Tu no?
La signora del Sacco scientificamente non è nessuno (potrei argomentare questo giudizio, ma non vale la pena), e ci si dovrebbe domandare il perchè di tanto risalto (il Fatto Quotidiano, Panorama, ad esempio) alle sciocchezze che dice. Ma non è l’unica (vedi Trump fino a ieri, e le missure finora inesistenti di contenimento in diversi paesi). Credo che tutto si riduca a questo dilemma: meglio che viva l’economia o le persone? I primi fanno un semplie calcolo: il virus uccide solo il 2% circa della popolazione, lasciamolo circolare che poi si estinguerà. Molti moriranno ma è il pedaggio da pagare per non affossare il PIL. Si tratta di una scelta cinica che nessun politico si sente di sottoscrivere in modo esplicito, ma giustifica le scelte di chi ipocriticamente continua (anche se sempre meno, fortunatamente) a considerare la pandemia in corso come un malanno di stangione (una variante dell’influenza, con cui dobbiamo abituarci a convivere. Un “whatever it takes” dei decessi). Triste il mondo in cui viviamo se il PIL prevale su tutto, anche sul rispetto della vita
Non dite CAZZATE…lei non ha mai detto: “Fra una settimana non parleremo più di coronavirus”, bensì proprio il contrario, ossia: “Non penso che la settimana prossima si possa non parlare di coronavirus.”
A CAZZARIIII!!!!
sì, hanno anche scritto che la dott.ssa avrebbe detto: “Fra una settimana non parleremo più di coronavirus”, quando invece ha detto proprio il contrario, ossia: “Non penso che la settimana prossima si possa non parlare di coronavirus.”
che pallisti da competizione
Questa presunta dottoressa Gismondo ancora stasera a Dritto e Rovescio ribadisce che si tratta solo di poco più di un influenza. Non ci sono piu posti letto e non ci sarà più modo di curarci e questa continua imperterrita a inflenzare gli italiani negativamente!!! Radiatela!!!!!!!!!!!!!!
Questa presunta dottoressa Gismondo ancora stasera a Dritto e Rovescio ribadisce che si tratta solo di poco più di un influenza. Non ci sono piu posti letto e non ci sarà più modo di curarci e questa continua imperterrita a inflenzare gli italiani negativamente!!! Radiatela!!!!!!!!!!!!!!
Il fatto è che la Gismondo non ha mai detto -come riportato dal primato nazionale- che “Fra una settimana non parleremo più di coronavirus”
Ma ha detto :
“Non penso che la settimana prossima si possa non parlare di coronavirus. Tra l’altro, a me non piacciono i virus, preferisco i batteri. Però, quando tutto questo sarà finito, mi farò fare un ciondolo d’oro a forma di coronavirus, che è bellissimo.
Riportare false dichiarazioni in un momento come questo è parecchio grave.
Menomale che non siamo in UK, ma almeno lì i politici hanno il coraggio di decidere mettendoci la faccia e assumendosi le responsabilità delle scelte. Quindi, come dice Boris Johnson, “business as usual”, e abituatevi a perdere i vostri cari. Qui da noi qualcuno la pensa allo stesso modo, ma ha cercato di non assumersene la responsabilità trincerandosi dietro le idiozie delle nostre signore e signorine e le loro tranquillizzanti affermazioni (il coronavirus? E’ solo un’influenza). Quando sarà passata la tempesta spero che “il popolo” non se ne dimentichi.
Ad oggi 16 mila infettati di cui 80% asintomatico cioè che non presentano sintomi specifici…..1000 in terapia intensiva e 1000 deceduti con età media di 81 anni.con patologie preesistent 3,6 ognuno di media dati delll istituto superiore della sanità ….fa più vittime la camorra
Questa signora deve avere la compiacenza di tacere e continuare il suo lavoro senza per forza cercare i riflettori come fa la maggior parte dei suoi colleghi! Ha creato più danni in pochi giorni di quanto ne poteva fare in una vita!
Prima prendetevi un dottorato di ricerca e pubblicate qualche centinaio di articoli scientifici in virologia, poi forse se ne avrete ancora voglia potrete parlare…. italiani tutti esperti…. una influenza stagionale severa ammazza 25mila persone in italia e ha un costo di circa 10 miliardi di euro. Per ora in tutto il mondo il covid ha ucciso meno di 5mila persone… è una cosa ridicola gonfiata dai giornalisti e dagli italiani capra analfabete
Andrea, chi e’ la “capra analfabete”? Forse sei tu?
Dai, andiamoci a fare un aperitivo in centro…:)
Allora a coloro che commentano che é una semplice influenza come mai le rianimazioni si stanno riempiendo in maniera anomala? Prima di parlare di altre stronzate spiegatelo! Altrimenti state zitti per sempre avete già causato danni irreparabili
Lei e tutti gli altri che seguite acriticamente e come un gregge i deliri di Burioni, avete mai lavorato in un ospedale?
Mezza Italia ripete a pappagallo la sua stessa manfrina. Il problema è che non avete idea di cosa state parlando, dato che evidentemente non avete mai lavorato in un ospedale nel periodo fra gennaio/marzo.
Non intendo farmi forte del mio lavoro e delle esperienze personali, queste su internet contano veramente poco, ma abbia la decenza di non dare dell’ignorante agli altri, dal momento che ha dato prova di fondare la sua cultura sugli scleri su twitter di Burioni e la sua cricca. Le do qualche strumento per analizzare in maniera più razionale la vicenda:
https://www.quotidianodipuglia.it/le…i-1495852.html
https://www.primonumero.it/2018/12/p…so/1530540063/
https://corrieredelmezzogiorno.corri…af34d4d9.shtml
Sono le testimonianze della tragedia che vive la sanità italiana ogni anno in questo periodo. Potrei pubblicarne decine di link identici nella sostanza, con gli appelli da parte del personale sanitario a uno stato assente.
Al momento, così come in qualsiasi periodo invernale, gli ospedali sono in emergenza. Le assicuro che è sempre così, ma non gliene frega niente a nessuno. Sembra che ora il popolo sia diventato sensibile alla causa, incredibile. E secondo lei, ora che all’ennesima richiesta qualcosa sembra muoversi, il personale sanitario vi risponderà “ma no, in fondo va tutto bene…tenetevele pure le vostre mascherine”
Non va niente bene, come ogni anno. L’anomalia è nell’Italia da almeno 10 anni (per chi è più vecchio di me sicuramente anche da prima), non in questo 2020.
Burioni e la sua cricca hanno solo alimentato un delirio collettivo che sta devastando economicamente il paese, molto più del virus.
Cercate di darvi una calmata e di moderare queste ondate di panico incontrollato, ringraziando il cielo ancora la peste non è arrivata fra noi. La dottoressa Gismondi ha spiegato con molta chiarezza la situazione, non ha mai detto che l’influenza non uccida, ha spiegato con parole digeribili da qualsiasi analfabeta che siamo alle prese con un’influenza un po’ più grave, per la quale purtroppo ancora non c’è un vaccino e la cui percentuale di letalità è drammaticamente pompata dalle centinaia di migliaia di italiani positivi e asintomatici (https://www.ilsole24ore.com/art/coronavirus-contagiati-reali-in-italia-sono-almeno-100mila-ADnzowD). Non ha cancellato i suoi post perché si è ricreduta, ma perché a differenza del professor Burioni lei lavora in prima linea e non ha ne’ tempo ne’ voglia di rispondere alle centinaia di webeti con un unico cervello in comune che vomitano idiozie (come quelle che si leggono qui) sul suo profilo.
Queste misure draconiane non hanno effetto alcuno se non quello di devastare l’economia di un paese allo sbando. C’è un’influenza in corso e quando compare un nuovo patogeno la gente muore: l’unico modo per evitarlo è immunizzarsi, cioè bisogna vaccinarsi. Finita la quarantena, (se e quando…) nel giro di due mesi il virus si ripresenta più resistente di prima e se non sei immunizzato sei punto e a capo, con la differenza che non puoi permetterti una seconda quarantena. In attesa del vaccino la soluzione al problema è sempre la stessa che viene praticata da migliaia di anni: accettare filosoficamente il fatto che coi virus i più deboli muoiano.
La mia preoccupazione è diventata seria quando hanno iniziato a fare appelli i medici e le infermiere cioè le persone che lavorano sul campo, le più attendibili, le uniche senza secondi fini (presumo tuoi colleghi).. mai sentiti appelli simili per le altre influenze se non quelli di vaccinarsi, soprattutto rivolti alle persone anziane.. quindi scusa, quale sarebbe la soluzione? Andare in giro tranquillamente accettando il fatto di poter morire per questo virus? Quindi, secondo te e la beneamata Dottoressa, son tutti scemi quelli che hanno bloccato il Paese… beati voi che sapete sempre tutto…
Tonino, ma perché non sparisci dalla vergogna? Oltre i più deboli, dovrebbero morire anche i più stupidi e i più disinformatori.
Se la Gismondo parla ancora é perche qualche giornalista la intervista. Smettetela di cercarla per il bene dell’Italia!
condivido
licenziatela
sei un cretino!!!
Ho fatto quattro conti. I contagiati sono circa 40.000 su una popolazione di 60 milioni di abitanti, quindi lo 0,07%. Se moltiplico questa percentuale per il tasso di mortalità per covid 19 della mia fascia di età (60 -69) che è il 3,6% (cfr. https://statistichecoronavirus.it/aggiornamento-contagiati-italia/), ottengo la percentuale dello 0,002%. Concordo con coloro che parlano di isteria collettiva che è e sarà abilmente sfruttata dal potere politico per una restrizione delle libertà individuali, destinata, a mio parere e non solo mio, a diventare permanente.
La Dott.ssa Gismondo, con il ruolo che riveste e le esternazioni che ha fatto a febbraio, si può considerare una delle concause della situazione drammatica in cui ci troviamo oggi. Se si fossero subito seguiti i consigli di Burioni forse oggi conteremo molti morti in meno. Spero che chi ne ha l’autorità ne tenga conto… negli USA si sarebbe già dimessa.
Da accusare di molteplici omicidi! IN GALERA !!! e revoca di lauree e specializzazioni subito!
La Gismondo è parzialmente responsabile delle migliaia di morti che abbiamo avuto e che avremo in Italia. Grazie alle sue dichiarazioni totalmente errate e inopportune (“questo virus è poco più di una influenza”) molta gente comune all’inizio ha sottovalutato il fenomeno continuando a fare la vita di prima e diffondendo il contagio. Certo non è l’unica ad avere sbagliato ma le sue dichiarazioni sono ancora più gravi perchè provenienti da una persona che grazie alla sua veste pubblica e alla sua presunta competenza avrebbe dovuto guidare l’opinione pubblica e i nostri governanti verso le giuste scelte. Viceversa ha fatto l’opposto.
Finita l’emergenza andrebbe licenziata per totale inadeguatezza.
Cmq la Dssa Gismondo pare abbia ricevuto diffida legale. Era ora che qualcuno la contrastasse ufficialmente.
Da questo 0.002% si otterrebbe ipoteticamente la percentuale di popolazione italiana per cui il patogeno risulterebbe fatale. Adesso, lasciando stare il fatto che rapportare i 60 milioni di abitanti ai casi noti come ha fatto lei non ha molto senso visto che ormai appare chiaro essere gli infetti molti di più, significherebbe comunque che a perire sarebbero in 120.000. Non penso sia proprio una sciocchezza.
[…] la doctora Maria Rita Gismondo, directora del laboratorio del hospital Luigi Sacco de Milán, afirmó: “Esta no es una pandemia, sino una gripe más seria”. Esto generó una serie de mensajes […]
[…] la doctora Maria Rita Gismondo, directora del laboratorio del hospital Luigi Sacco de Milán, afirmó: “Esta no es una pandemia, sino una gripe más seria”. Esto generó una serie de mensajes […]
Meno male,che quí,qualcuno ragiona.
Grazie per l’ottimo contributo.
Volevo replicare a Tonino commento del18 marzo.
Grazie ,mi rammarica leggere quanta disinformazione dilaghi tra i commenti, disinformazione per non dire altro
[…] ad oggi è arrivata soprattutto dall’alto, tra le risatine di Zingaretti o i proclami della virologa Gismondo (miss “è come un’influenza”). Per non parlare delle informazioni contraddittorie fornite […]
Si ma adesso non è che dobbiamo santificare Burioni. Non dimentichiamo che pochi giorni prima anche lui da Fazio aveva detto testualmente che “in Italia il rischio è ZERO” E non su un profilo facebook. Ma nel talk show più seguito d’Italia.
La verità è che siamo pieni di oracoli, mentre i professionisti veri, in emergenza, lavorano in silenzio.
[…] note sul territorio nazionale. In questo contesto di assoluta eccellenza a livello internazionale, una Prof.ssa proprio dell’Ospedale Sacco inizialmente declinava la questione come poco più di inf…; dato che ogni giorno il numero di ricoveri aumentava a dismisura, e contemporaneamente vedevo che […]
[…] sur le territoire national. Dans ce contexte d’excellence absolue au niveau international, un professeur de l’hôpital Sacco a d’abord décliné la question comme un peu plus que …; étant donné que chaque jour le nombre d’hospitalisations augmentait de façon […]
[…] note sul territorio nazionale. In questo contesto di assoluta eccellenza a livello internazionale, una Prof.ssa proprio dell’Ospedale Sacco inizialmente declinava la questione come poco più di inf…; dato che ogni giorno il numero di ricoveri aumentava a dismisura, e contemporaneamente vedevo che […]
[…] note sul territorio nazionale. In questo contesto di assoluta eccellenza a livello internazionale, una Prof.ssa proprio dell’Ospedale Sacco inizialmente declinava la questione come poco più di inf…; dato che ogni giorno il numero di ricoveri aumentava a dismisura, e contemporaneamente vedevo che […]
[…] stesso tipo di disinformazione che ha comportato la minimizzazione dell’emergenza coronavirus, è la direttrice del laboratorio di microbiologia dell’ospedale Sacco di Milano, Maria Rita Gismondo, che probabilmente è stata la fonte scientifica di riferimento dell’insensata campagna “Milano […]
[…] arrivato il tempo delle vacanze. E l’atmosfera inizia a farsi rovente. Dopo aver collezionato una lunga serie di imbarazzanti figuracce, Maria Rita Gismondo ha deciso di staccare la spina e tornare nella «sua» Porto Cervo, dove la […]