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Biagio Izzo attacca Gomorra (e Saviano): “Basta con gli stereotipi su Napoli”

by Chiara Soldani
8 comments

Napoli, 23 feb – Gomorra e Roberto Saviano bocciati. Parola di Biagio Izzo. La serie tv che prende spunto dal romanzo del bardo cosmopolita non piace al celebre comico partenopeo. Ne parla durante l’intervista rilasciata ai Lunatici di Rai Radio 2: “Ho avuto la sfortuna di vederne un pezzo: frasi brutte, volgari – esordisce subito l’attore – Gomorra? Un’immagine di Napoli che non mi piace, mai fatto vedere ai miei figli. Ho avuto paura che potessero vederlo a 11 e 14 anni e sono preoccupato. Ne so qualcosa perché ne ho letto sulla stampa, conosco gli attori, sono amici.

Un’immagine forzata di Napoli

Ma è un’immagine un po’ forzata, esasperata”. Biagio Izzo si scaglia contro l’immagine stereotipata della sua Napoli e, soprattutto, denuncia la strumentalizzazione perpetrata da Saviano. Roberto, che si immola difensore dei più deboli e paladino di una giustizia tutta sua, ha fatto dell’ipocrisia il suo “credo” opportunistico. Calcando la mano (e non solo per copiare capitoli di libri), affinché quell’immagine della società partenopea diventasse archetipo della stessa: dunque, siamo proprio sicuri che ami Napoli? Lo stesso dubbio (in realtà è certezza) sorge pensando al suo primo cittadino, un napoletano che non vuole il bene della città e dei concittadini.

Così, in mezzo a questo mare di “porti aperti” e “città desalvinizzate”, ci vuole un Biagio Izzo per riportare un ordine quantomeno contenutistico. Difende Napoli ma con gli occhi di un innamorato che sa essere obiettivo: “E’ vero, non ci nascondiamo dietro un dito, abbiamo problemi come tutte le metropoli, non metto la polvere sotto il tappeto, mi rendo conto che a volte è indifendibile per le cose che succedono ma dobbiamo essere prima noi a difenderla. Il fatto stesso che io continui ad abitare a Napoli è un modo per aiutare la città. E’ facile andare via e prendere le distanze, lasciare Napoli alla mercé di questa gente. Bisogna investire – prosegue Izzo – stare qua: questo è un modo per aiutarla, fare qualcosa di buono per la città. Quella invece è un’immagine troppo spinta, troppo volgare, Napoli non è solo Scampia“. Chissà se queste parole di buonsenso giungeranno al diretto interessato. A meno che, Saviano, non sia ancora troppo impegnato nel dedicare premi cinematografici (di pellicole fallimentari) ai suoi amici migranti.

Chiara Soldani

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8 comments

Raffo 23 Febbraio 2019 - 9:33

saviano ama se stesso e il denaro del suo conto in banca……….il resto è comunismo distruttivo e rancore allo stato puro……..è il tipico elemento sinistro che sa solo distruggere senza proporre soluzioni o costruire qualcosa di buono e utile………escluso il delirio di alcuni ragionamenti fazio dipendenti.

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Massimo Milani 23 Febbraio 2019 - 1:05

Parla lui che ha fatto sempre stereotipi gay da denuncia al cinema.. Qualunquista e pessimo attore

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Gian luca Tagliarini 23 Febbraio 2019 - 10:19

Come sempre la solita ipocrisia.
Se non se ne parla, se non si vede, allora non esiste.
Come ai tempi del fascismo, si cancella la cronaca nera dai giornali, cosi non si vedono i crimini e quindi non ci sono, un altro successo nella lotta al crimine nei regimi.

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Francesco Gigante 23 Febbraio 2019 - 1:06

Napoli non è solo camorra, Napoli è arte, cultura, musica, spettacolo, teatro, ma Saviano non può lodare queste bellissime virtù di una Napoli altrettanto bella, altrimenti no potrebbe lievitare il suo conto in banca, che andasse a raccogliere pomodori con gli immigrati, forse come mestiere gli verrebbe meglio.

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Gian luca Tagliarini 23 Febbraio 2019 - 10:13

Amare qualcosa o qualcuno non significa chiudere gli occhi sui suoi difetti, glorificarne indiscriminatamente ogni aspetto positivo a discapito della realtà.
Anzi, se tieni a qualcosa veramente, provi rabbia per il suo potenziale inespresso, ti infuri e denunci ciò che ne inficia la perfazione, nella speranza di poter cancellare cio che lo offende.
Il velare i difetti di una cosa si rischia di ritrovarsi come i genitori di certi mocciosi viziati che commettono ogni sorta di bestialità solo perché, quando era il momento, non si è avuto la forza o la volontà di correggere i comportamenti aberranti.
Si arriva ai casi di deficenti minorili che bruciano barboni per noia.

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Antonio LINARDI 23 Febbraio 2019 - 3:53

Saviano è UNA MERDA delle lobby sataniste anglousaisraelite francesi e tedeschi e svizzere e VATICANO e non dovrebbe esistere!!!!!

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Frank 23 Febbraio 2019 - 5:08

Saviano ha più di 10 milioni di euro in banca, e tra libri e serie tv guadagnerà ancora altri milioni, perchè non si paga la scorta invece di fare il parassita sulle spalle degli italiani che non arrivano a fine mese? Che doni parte delle sue risorse ai non abbienti di Scampia, deve molto a questo quartiere periferico di Napoli da lui sputtanato e coperto di fango.

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Fabio 24 Febbraio 2019 - 2:38

Trovo profondamente ingiusto che questo individuo benefici di una pubblica scorta, quando,oltre a non aver mai rappresentato le istituzioni con alcun incarico, non ha neppure contribuito direttamente all’arresto di boss e camorristi. E quando,oltretutto, potrebbe tranquillamente permettersi uno staff di sicurezza privata.

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