Washington, 25 nov – Nella mattinata di oggi il Presidente degli Stati Uniti ha chiamato il Premier turco per offrire il pieno sostegno della Nato e degli Usa alla Turchia in merito all’incidente del velivolo russo Sukhoi Su-24 abbattuto ieri.
Obama ha sostenuto che il governo di Ankara ha diritto a difendere la propria sovranità come già anticipato ieri dal capo ufficio stampa del Pentagono Peter Cook che nel corso di una conferenza ha inoltre aggiunto che “Le forze militari americane non sono coinvolte nell’incidente”.
Dopo la rivendicazione da parte turca dell’abbattimento avvenuta ieri e la pubblicazione dei tracciati radar con la presunta intrusione russa nello spazio aereo turco durata circa 17 secondi, la risposta del Ministero della Difesa di Mosca è stata dura.
Come si legge in un comunicato ufficiale di ieri sera “I dati di monitoraggio oggettivi confermano che gli aerei turchi non hanno fatto alcun tentativo di stabilire comunicazioni o contatto visivo con il bombardiere russo” e che gli stessi dati “dimostrano che il velivolo russo non ha attraversato il confine turco”.
Parallelamente i tracciati radar siriani dimostrerebbero che gli F-16 turchi hanno sconfinato penetrando nello spazio aereo della Siria.
“Questi fatti si configurano come una flagrante violazione del diritto internazionale con conseguenze estremamente gravi e la diretta rottura del ‘Memorandum sulla prevenzione degli incidenti aerei e sicurezza aerea al di sopra della Repubblica Araba Siriana’ che è stato firmato dagli Usa e dalle altre nazioni della coalizione, Turchia inclusa”.
Il Ten. Gen. Sergei Rudskoy dello Stato Maggiore delle Forze Armate russe prosegue poi dicendo che “L’attaché militare turco a Mosca è stato convocato d’urgenza al Ministero della Difesa e gli è stata presentata una protesta formale in merito all’accaduto” e che “i rapporti con la Turchia a livello militare saranno terminati”.
Sempre dal comunicato si apprende che la Russia sta prendendo misure di sicurezza ulteriori per la sua base aerea situata nei pressi di Latakia: “Primo, tutte le attività dell’aviazione di attacco saranno effettuate solo sotto copertura di caccia di scorta. Secondo, la difesa aerea sarà rinforzata. Per questo scopo l’incrociatore Moskva dotato del sistema missilistico navale Fort analogo all’S-300 raggiungerà la costa di Latakia. Il Ministero della Difesa russo avvisa che tutti i bersagli considerati come potenziale minaccia saranno distrutti”
La Tass riporta oggi che alcuni sistemi missilistici del tipo S-300 ed S-400 saranno dispiegati presso la base aerea russa di Hmeymim in Siria, come detto dal Ministro della Difesa russo qualche ora fa.
1 commento
Davvero una bella coppia
Nella storia passata quando ancora non esistevano gli USA né lo stato d Israele il re sole “tifava” per l impero ottomano e se non fosse stato per gli Ussari ed un certo Marco d Aviano Vienna sarebbe caduta esattamente 11e 12 settembre 1683
Oggi la Turchia è una superpotenza ma invece di Ataturk un ottimo laico c e’ Erdogan
Staremo a vedere come finisce