550
Pero, 29 lug – La realtà continua a superare la fantasia più horror: dopo lo stupro commesso dal muratore albanese ai danni di una ragazzina disabile in Abruzzo, arriva la notizia di un’altra violenza, pare fortunatamente fermatasi al livello di molestie sessuali ma non per questo meno grave, prodotta da un transessuale brasiliano contro un ragazzino di 16 anni affetto da disabilità psicomotoria, in un parco pubblico di Pero, vicino a Milano.
L’episodio risalirebbe alla serata di mercoledì 22 luglio al “Giardinone”, parco pubblico all’angolo tra via Cristina e la Statale del Sempione, pieno centro di Pero. Erano da poco passate le 22 quando alcuni passanti hanno allertato il 113 segnalando la situazione. I poliziotti accorsi non avrebbero sorpreso in flagrante il transessuale in atteggiamenti intimi con il minore, ma le successive indagini hanno portato rapidamente alla cruda verità, confermando la storia dell’orrore raccontata anche dalla vittima e da un amico che era con lui nel parco.
Il trans brasiliano, stando alla ricostruzione della polizia, avrebbe avvicinato il ragazzino disabile e un suo amico, che erano seduti su una panchina del parco. Uno dei due ragazzi, spaventato, si sarebbe immediatamente allontanato, mentre il sedicenne disabile sarebbe rimasto sulla panchina, terrorizzato.
A quel punto, lo straniero ventiduenne avrebbe cominciato a baciarlo e a toccarlo, invitandolo a seguirlo in un punto più appartato del parco, dove ancora lo molestava sessualmente, fino a quando non si allontanava.
I poliziotti, grazie anche ad alcune testimonianze, sono riusciti a individuare e identificare il brasiliano, di cui sono state rese note solo le iniziali dei tanti nomi tipici dei brasiliani – S.N.M.M.V. – che è stato denunciato all’autorità giudiziaria per il reato di violenza sessuale, nonostante il medesimo – pur ammettendo le circostanza dell’incontro con il minore – continui a negare di averlo molestato sessualmente.
Premesso che non è dato sapere a che titolo possa risiedere in Italia un trans brasiliano, ammesso che non abbia un altro lavoro più o meno stabile, le varie proposte di regolamentazione della prostituzione, tra i vari meriti, potrebbero avere anche quello di contenere il degrado di tanti nostri luoghi pubblici nonché comportamenti compulsivi e violenti come quello qui raccontato, tanto più orribili in quanto a danno di minori disabili.
Francesco Meneguzzo
Pero, 29 lug – La realtà continua a superare la fantasia più horror: dopo lo stupro commesso dal muratore albanese ai danni di una ragazzina disabile in Abruzzo, arriva la notizia di un’altra violenza, pare fortunatamente fermatasi al livello di molestie sessuali ma non per questo meno grave, prodotta da un transessuale brasiliano contro un ragazzino di 16 anni affetto da disabilità psicomotoria, in un parco pubblico di Pero, vicino a Milano.
L’episodio risalirebbe alla serata di mercoledì 22 luglio al “Giardinone”, parco pubblico all’angolo tra via Cristina e la Statale del Sempione, pieno centro di Pero. Erano da poco passate le 22 quando alcuni passanti hanno allertato il 113 segnalando la situazione. I poliziotti accorsi non avrebbero sorpreso in flagrante il transessuale in atteggiamenti intimi con il minore, ma le successive indagini hanno portato rapidamente alla cruda verità, confermando la storia dell’orrore raccontata anche dalla vittima e da un amico che era con lui nel parco.
Il trans brasiliano, stando alla ricostruzione della polizia, avrebbe avvicinato il ragazzino disabile e un suo amico, che erano seduti su una panchina del parco. Uno dei due ragazzi, spaventato, si sarebbe immediatamente allontanato, mentre il sedicenne disabile sarebbe rimasto sulla panchina, terrorizzato.
A quel punto, lo straniero ventiduenne avrebbe cominciato a baciarlo e a toccarlo, invitandolo a seguirlo in un punto più appartato del parco, dove ancora lo molestava sessualmente, fino a quando non si allontanava.
I poliziotti, grazie anche ad alcune testimonianze, sono riusciti a individuare e identificare il brasiliano, di cui sono state rese note solo le iniziali dei tanti nomi tipici dei brasiliani – S.N.M.M.V. – che è stato denunciato all’autorità giudiziaria per il reato di violenza sessuale, nonostante il medesimo – pur ammettendo le circostanza dell’incontro con il minore – continui a negare di averlo molestato sessualmente.
Premesso che non è dato sapere a che titolo possa risiedere in Italia un trans brasiliano, ammesso che non abbia un altro lavoro più o meno stabile, le varie proposte di regolamentazione della prostituzione, tra i vari meriti, potrebbero avere anche quello di contenere il degrado di tanti nostri luoghi pubblici nonché comportamenti compulsivi e violenti come quello qui raccontato, tanto più orribili in quanto a danno di minori disabili.
Francesco Meneguzzo