Roma, 15 set – E’ finita con la polizia in assetto anti sommossa, intervenuta per sgomberare con la forza i cittadini dall’aula consiliare del IV Municipio di Roma. A richiedere l’intervento, come confermato dai dirigenti delle forze dell’ordine presenti, la presidente pentastellata, Roberta Della Casa. I residenti del Tiburtino III insieme ad alcuni esponenti di CasaPound volevano assistere alla seduta, per chiedere che venisse messo all’ordine del giorno il caso del centro di accoglienza di via del Frantoio al Tiburtino III. Al loro arrivo i cittadini si sono visti sbattere in faccia le porte degli uffici del Municipio; una volta riusciti ad entrare, la maggioranza 5 Stelle ha deciso di interrompere la seduta.
Un consiglio blindatissimo, a porte chiuse, alla faccia della trasparenza, delle dirette streaming che erano state una bandiera del Movimento 5 Stelle prima di accomodarsi su qualche poltrona. “Un affronto alla cittadinanza, la sospensione della democrazia”, è stato il duro commento di Mauro Antonini, responsabile regionale di CasaPound, presente oggi in Consiglio Municipale, “dopo l’annullamento del consiglio straordinario di mercoledì scorso, a causa dell’aggressione dei centri sociali, la maggioranza 5 Stelle di questo Municipio è tenuta a dare risposte ai cittadini del Tiburtino III. Ma la presidente Roberta Della Casa ha pensato bene di mettere all’ordine del giorno questioni minori, di blindare il consiglio e di far intervenire la polizia in tenuta anti sommossa per sgomberare i cittadini. Alla faccia dell’onestà e dell'”uno vale uno””.
Mercoledì scorso infatti, si sarebbe dovuto svolgere nel centro anziani di via del Badile, parallela di via del Frantoio dove si trova il centro di accoglienza, un consiglio municipale straordinario richiesto proprio da CasaPound e cittadini del Tiburtino III. Il fatto non è andato giù all’estrema sinistra che ha organizzato un assalto in piena regola impedendo lo svolgimento dell’assemblea pubblica. Il M5S ha colto subito la palla al balzo, stigmatizzando le violenze “da una parte e dall’altra” e sfruttando la situazione per cercare di trarsi d’impaccio da una situazione difficile.
Ogni qualvolta si parla di immigrazione e accoglienza infatti, i pentastellati navigano a vista, dirigendosi in una direzione o nell’altra a seconda di quanto la componente in questione sia più o meno schierato a “sinistra”. Nel frattempo però, i cittadini del Tiburtino III attendono risposte. Che i 5 Stelle non possono (e non vogliono) dare.
Davide Romano
1 commento
…..i 5S hanno preso molti voti da chi non votava da anni..Gente stanca della ”oligopartitocrazia” lecca c.., fuffiana e ladra.
Se si riesce a creare un movimento/partito -socialpatriottico- che unisce le istanze di equità sociale e il sentimento nazionale il gioco è ha favore di tale entità, senza dubbio.