L’ultima tragedia dell’immigrazione potrebbe avere conseguenze ben più drammatiche di quanto non si pensasse. Oltre ai 29 morti accertati e deceduti per assideramento, infatti, il contemporaneo naufragio di due gommoni potrebbe aver causato tra le 200 e le 300 vittime.
A raccontarlo sono stati i nove superstiti raccolti da un mercantile italiano e giunti stamane a Lampedusa con una motovedetta della Guardia Costiera. Gli immigrati erano in 105 e 107 sui due gommoni che sono stati travolti dalle onde del mare in tempesta. I sopravvissuti, originari del Mali e del Senegal, erano in due su un gommone e in sette sull’altro. Uno di loro è un minore.
Ci sarebbe poi un altro gommone disperso. I barconi salpati dalle coste nordafricane, dunque, sarebbero stati in tutto quattro: uno, con 105 migranti, 27 dei quali sono poi morti per assideramento, è stato soccorso da due mercantili; altri due gommoni con 105 e 107 profughi sono stati invece capovolti dal mare in tempesta e nove superstiti sono stati raccolti da un rimorchiatore. Del quarto gommone, con un altro centinaio di migranti, non si hanno invece notizie.
Alle operazioni di soccorso e di ricerca dei dispersi stanno partecipando le motovedette della Guardia Costiera, che hanno sfidato il mare Forza 8 per raggiungere la zona del disastro e trasferire a Lampedusa i sopravvissuti, oltre a un aereo Atr 42 dello stesso corpo. Intanto l’Unione europea discute, propone, discetta, litiga…
Giuliano Lebelli